3 giorni a Abu Dhabi

L’idea di Abu Dhabi è venuta mentre stavo organizzando il viaggio in Oman, quando al momento della scelta del volo, ho visto che la combinazione migliore tempo/prezzo era un volo Etihad con scalo intermedio ad Abu Dhabi. Considerato che avevo qualche giorno in più rispetto a quelli che avevo pensato per visitare l’Oman, ho deciso uno stop di qualche giorno nella capitale degli Emirati Arabi.

Prima di partire avevo cercato di farmi un’idea di quale potesse essere la zona migliore per pernottare e devo dire che non è stato facile. Anche dopo la visita, difficile individuare una zona migliore di altre, dato che non esiste un “centro” nel senso classico del termine. E anche dopo averla visitata, non saprei dire quale zona è veramente migliore di altre… comunque nel mio caso, la scelta è caduta in un hotel della zona Al Danah, vicino alla Corniche (il lungomare di Abu Dhabi, che però rispetto all’analogo di Doha o Dubai, è molto meno “vivo”). Da qua è possibile raggiungere anche a piedi il mare e qualche centro commerciale, ma nessuna attrazione in particolare. Per ogni visita è necessario spostarsi in taxi (necessario comunque, ripeto, qualunque sia la zona scelta. Per fortuna piuttosto economici). Riguardo il mare, non è vissuto come sarebbe in un paese “Occidentale”. Ci sono parecchie spiagge pubbliche, neanche brutte, ma quasi per niente attrezzate. Se si è interessati al mare più “classico”, l’unica secondo me, è scegliere un hotel con spiaggia privata. L’alternativa può essere un hotel con piscina, per sfuggire al caldo delle ore centrali in cui potrebbe risultare pesante andare in giro a fare visite.

Fatte queste premesse di tipo organizzativo, è ormai tutto pronto per la partenza. Con volo Etihad da Roma non eccezionale (quasi nessun film in italiano, sistema di intrattenimento un pò misero per una compagnia che si confronta con Emirates, Qatar, ecc..), arriviamo ad Abu Dhabi alle 7 del mattino, quindi con tutta la giornata davanti. In taxi, con circa 25€ e oltre 30 minuti, arriviamo al Corniche Hotel Abu Dhabi, già prenotato. Purtroppo la camera non sarà disponibile ancora per un paio d’ore, ma l’eccellente staff, ci dice che possiamo tranquillamente utilizzare nel frattempo tutte le facilities dell’hotel. Quindi approfittiamo degli spogliatoi della palestra/sauna e ci buttiamo a dormire sui lettini della piscina. Un bagnetto, un pò di sole (già caldissimo alle 9 del mattino), poi finalmente verso le 10.30 ci daranno le chiavi della camera. Molto grande. Un bell’hotel dal buon rapporto qualità/prezzo.

Quando finalmente ci siamo un pò ripresi dalla stanchezza del volo e abituati un minimo al caldo novembrino degli Emirati, usciamo per andare a vedere il Louvre Abu Dhabi, museo aperto nel novembre 2017 e partner del più famoso museo parigino, con cui c’è un accordo trentennale di collaborazione e scambio di opere.

Il museo sulla carta dista “solo” 5-6 km dall’hotel, ma alla reception ci dicono che non è raggiungibile a piedi (pensavo ad un’esagerazione, invece di fatto si attraversano zone in costruzione, rotatorie, strade a scorrimento veloce che è impossibile andare a piedi anche se uno fosse un grande appassionato di camminate), quindi saliamo subito su uno dei taxi che stazionano fissi sotto l’hotel. Per fortuna prima di partire mi viene lo scrupolo di chiedere se è possibile pagare con carta di credito. La risposta inaspettata è un “NO”. Con la coda fra le gambe ci tocca scendere e andare alla ricerca di un ATM. Per fortuna ce ne sono un paio non lontanissimi e dopo una decina di minuti saliamo di nuovo sul taxi direzione Isola Sa’diyyat dove si trova il museo.

Circa 15 minuti di taxi (circa 6-7€) e ci troviamo all’ingresso della avveniristica struttura progettata dal francese Jean Nouvel. Si tratta di una serie di padiglioni sul mare, distribuiti attorno ad una specie di piazzetta centrale, tutto coperto da una cupola simil-astronave, veramente d’impatto. Dentro le opere sono distribuite, al momento della mia visita, per argomenti (la religione, piuttosto che la vita quotidiana, piuttosto che il commercio) per cui non mi è stato di facile “lettura”, abituato ai classici musei in cui in genere l’esposizione è per periodi storici o correnti artistiche, il tutto però è veramente gradevole, come una passeggiata in una cittadella dell’arte tra spazi aperti e altri al chiuso ( i primi caldi, i secondi gelati dall’aria condizionata) passando continuamente tra statuette greche e installazioni moderne, da busti romani a tappeti persiani, e così via per ore… Ne usciamo dopo circa 3 ore e mezza, e all’uscita saliamo su un altro taxi diretti al Palazzo del Presidente degli Emirati Arabi Uniti.

Palazzo del Presidente degli EAU

Gli EAU è uno Stato costituito da una federazione di 7 emirati (tra cui i più noti sono quello di Dubai e Abu Dhabi), la cui capitale è proprio Abu Dhabi e il presidente della federazione ha un palazzo di rappresentanza poco oltre la parte finale della Corniche (lungomare) di Abu Dhabi. Poco dopo aver fatto il biglietto di ingresso, la ragazza alla biglietteria ci dice che se siamo interessati, compreso nel biglietto c’è lo spettacolo suoni e luci sul Palazzo alle 19.30…cazzo…sono solo le 16.30…che facciamo fino alle 19.30? per la visita è prevista circa un’ora, quindi dovremmo poi stare nei paraggi (dove non c’è praticamente nient’altro) per 2 ore almeno…troppo! Chiediamo allora se possiamo rinviare tutto al giorno successivo, la ragazza si informa e qualcuno della direzione, in via eccezionale, ci autorizza. Si registrano i nostri dati, ci ritirano i biglietti e ci consegnano una specie di voucher per l’indomani.

A questo punto, non avendo altro in programma decidiamo di provare a tornare a piedi in zona hotel, distante, sulla carta, circa 7 chilometri. In realtà non sono tanti i chilometri, ma vedremo principalmente due problemi. Il primo il caldo, anche alle 17 (poco prima del tramonto), poi il fatto che anche se la strada è rappresentata dalla Corniche, ovvero il lungomare, non è un lungomare come sarebbe vissuto in Italia. E’ in realtà uno stradone infinito di 6-8 corsie che separa la spiaggia (deserta) dal primo quartiere residenziale ed uffici. Per quanto ci sia una strada pedonale, una pista ciclabile, panchine, illuminazione, ecc.. non c’è assolutamente nessuno. Non è un lungomare vivo, al più di rappresentanza da far vedere ai visitatori, passandoci in auto. La stessa impressione l’ho avuta per tutto il reste della città. Ci si sposta esclusivamente in auto, non è prevista la possibilità/necessità di camminare, se non per brevissimi tratti. Non ho visto nulla che invogli a postarsi a piedi per visitare qualcosa….

Comunque per un pò ci proviamo. A breve distanza dal palazzo del Presidente, c’è l’Emirates Palace, un lussuoso hotel a 7 stelle, in teoria è possibile visitarne la lobby, ma quando all’inizio del vialetto di ingresso chiedo agli addetti, mi confermano la possibilità di visita, ma non a me che in quel giorno avevo pantaloni corti… va beh, anche la visita al lusso rinviata!

monumento al fondatore degli EAU

Continuando a camminare incontriamo quindi il monumento al fondatore degli EAU, tale Sheikh Zayed, strano monumento in cui all’interno di una specie di portale sono tesi dei fili dal pavimento al soffitto a cui, ogni tanto solo fissate alcune pietre di vario materiale, la visione da lontano di questi fili e pietre, restituiscono il volto dello sceicco in questione. tutta la zona circostante è lastricata in marmo e parecchi addetti muniti di scopa e strofinacci vari, contribuiscono a rendere l’area tirata a lucido sicuramente molto di più di una casa media italiana (molto molto molto più della mia…).

Proviamo a camminare ancora, ma a parte la vista dei grattacieli nella prima parte della Corniche, non ci sembra particolarmente interessante andare avanti, e complice caldo e stanchezza, prendiamo l’ennesimo taxi della giornata e torniamo in hotel. Riusciamo di nuovo per cena, ma nei dintorni non riusciamo a trovare tanta offerta di ristoranti. ne troviamo solo uno turco dove mangiamo abbastanza bene. ovviamente non c’è modo di avere un bicchiere di birra o vino (quando provo a chiedere al cameriere se “per caso” avessero della birra, mi risponde sottovoce di no, ma mi dice anche “non importa”, della serie, non avresti neanche dovuto chiedermelo, ma dato che ormai l’hai fatto, ti perdono…).

Il programma principale della seconda giornata è la visita della Grande Moschea e del Palazzo del Presidente degli EAU. Dato che per vedere finalemente lo spettacolo di luci e colori delle 19.30 dovremmo essere al Palazzo non prima delle 17.30 e che per la visita della Moschea non dovremmo impiegare più di un paio d’ore, decidiamo di dedicare la mattina un pò di mare. A piedi, con una bella camminata di un paio di chilometri sulla Corniche, raggiungo la spiaggia pubblica di Abu Dhabi (la mia amica rimane invece in piscina in hotel). Come scrivevo sopra, la spiaggia non è attrezzata, solo un addetto al salvataggio ogni tanto, ma non ci sono stabilimenti dove affittare lettini o ombrelloni o altro. La spiaggia non è comunque male, sabbia chiara e pezzetti microscopici di conchiglia, acqua azzurra e di fronte, un isolotto apparentemente deserto, con parecchie palme. Insomma un bel posto per passare un paio d’ore in tranquillità. Come il resto della città, anche la spiaggia è chilometrica e le poche persone presenti si distribuiscono sulla lunghezza in modo che non c’è un minimo di confusione, relax, relax e relax. solo qualche piccione o corvetto ogni tanto passa nei paraggi.

spiaggia pubblica di Abu Dhabi

Torno in hotel per le 13 circa, e nel primo pomeriggio usciamo, questa volta in taxi in direzione Grande Moschea (circa 30 minuti di taxi dalla zona della Corniche, direzione aeroporto, da cui non dovrebbe distare più di 10 minuti circa). Per la visita alla mosche, le donne devono avere spalle e capo coperto e gonna o pantaloni fino alle caviglie, per gli uomini sono invece richiesti pantaloni lunghi.

La Moschea è indubbiamente molto bella, enorme e iper-decorata, ma la visita mi ha molto dato l’impressione di una gita ad un parco giochi. Il taxi ci lascia davanti l’ingresso, enorme palla di vetro trasparente circondata da una piscina, da qui si entra e con una scala mobile, si scende al piano interrato, dovè c’è una specie di centro commerciale (prossima apertura prevista, anche di un mcDonald’s). Si attraversa il centro commerciale, si fa il biglietto (gratuito) a dei totem inserendo alcuni dati di cittadinanza, sesso, ecc., poi si prosegue su numerosi tapis rouland lungo un infinito corridoio che passa praticamente sotto l’enorme parcheggio superiore, infine si risale con una scala mobile al piano stradale e ci si ritrova all’ingresso vero e proprio della moschea. Qua attraverso una serie di punti per foto (indicati), si segue un percorso delimitato da corde, verso le varie cose da vedere. Una visita “libera” in cui comunque il percorso è obbligato, le soste suggerite.

Grande Moschea di Abu Dhabi

Dal punto di vista architettonico, la Moschea è sicuramente impressionante, sia come dimensioni che come ricchezza delle decorazioni. Marmi e pietre colorate ovunque, spazi infinitamente grandi, una grande sala della preghiera per gli uomini, veramente imponente con quello che probabilmente è il tappeto più grande al mondo, sovrastato da 3 lampadari giganteschi. Insomma da primato per molti aspetti, e nonostante il mix sacro-profano (moschea-centro commerciale), merita la visita.

Un pò meno meritevole (perchè oscilla tra il pacchiano e l’eccessivamente grande), ma altrettando maestoso è il Palazzo del Presidente. All’uscita della moschea, saliamo su altro taxi e in 20/30 minuti siamo all’ingresso del Palazzo. Alla biglietteria riusciamo a rivenire in possesso dei biglietti comprati il giorno prima e iniziamo la visita. Si parte con i controlli come dovessimo prendere un aereo, poi si sale su pullman che fanno attraversare gli enormi giardini e “scaricano” all’ingresso vero e proprio del Palazzo. Prima visione del cortile interno, poi si arriva davanti al portone alto almeno 4-5 metri. Qui due addetti, spalancano le ante giganti e ci si presenta davanti uno spazio infinitamente grande, tutto ricoperto di marmi, dorature, decorazioni di ogni tipo. Un ampissimo spazio centrale, poi 4 ali laterali su cui danno ambienti “minori” (sala dei banchetti, sala dei doni delle delegazioni estere, sala del consiglio, biblioteca, ecc). Anche i bagni hanno marmi ovunque e rubinetterie dorate.

interno del Palazzo del Presidente degli EAU

Vaghiamo da un ambiente all’altro, passando più volte attraverso l’immenso spazio centrale, fino alle 19.15 circa, quando ci chiedono di uscire di nuovo verso il cortile e di prendere posto in una specie di gradinata sita all’estremità opposta del cortile rispetto l’ingresso del Palazzo. breve attesa e alle 19.30 precise, inizia lo spettacolo. Tamburi, musica e luci, ripercorrono attraverso un filmato multimediale proiettato sulla facciata del Palazzo, la storia e l’attualità dell’emirato. 15 minuti circa di piacevole attrazione.

Appena terminato lo spettacolo, i numerosi addetti presenti, conducono tutti gli spettatori ai pullman per essere riportati all’uscita. da qui di nuovo in taxi per andare a cena in uno dei ristoranti presenti all’interno del mall del World Trade Center Abu Dhabi. Anche qua niente bevande alcoliche, la “disintossicazione” continua…

Ad Abu Dhabi ci sarebbe la possibilità di vedere tante altre cose, ma molte sono rappresentate da parchi a tema a cui non eravamo interessati (quello dedicato alla Ferrari per esempio), quindi passiamo la mattina del terzo giorno in completo relax nella piscina dell’hotel a crogiolarci al sole pensando al freschetto già presente sull’Italia. Per fortuna, il nostro viaggio continua, quando nel pomeriggio ci trasferiamo all’aeroporto di Abu Dhabi per il volo per Muscat e il tour di 12 dell’Oman. Qua la sera stessa ci raggiungeranno direttamente dall’Italia, altri 2 amici con cui continueremo la vacanza.

Devo ammettere che Abu Dhabi non mi è dispiaciuta, ma non mi ha nemmeno fatto impazzire. Le attrazioni sono eccessivamente distanti tra loro e si è costretti a continui spostamenti in taxi (per fortuna abbastanza econonici. Di fatto non esiste una zona dove possa essere interessante andare a piedi alla scoperta della città I ristoranti sono per la maggior parte localizzati all’interno degli hotel di fascia medio-alta. Forse, per il momento, un pò più autentica di Dubai, ma non sono il genere di città in cui mi piacerebbe vivere. Tutto troppo grande, distanze eccessive per consentire una vita sociale come la intendiamo in Europa…

qui, altre foto

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